Bottega restauro manufatti lignei
L’obiettivo principale della bottega di restauro è di formare professionalmente disabili pschici, sia da un punto di vista pratico che teorico. Gli allievi sono condotti, attraverso un percorso di conoscenza della materia prima e degli strumenti, all’apprendimento delle tecniche di trattamento e di recupero degli oggetti in legno e dei mobili d’epoca.
La bottega, ubicata nel tessuto cittadino, nasce con l’intento di creare una rete sociale in grado di fornire occasioni di miglioramento della qualità della vita e di recuperare la forma mestiere, ossia il lavoro svolto con procedimenti prevalentemente manuali, anche con l’ausilio di strumentazioni e apparecchiature, “accantonando” i processi lavorativi integralmente in serie o le fasi automatizzate di lavorazione।
Il restauro come attività d’integrazione socio-lavorativa evidenzia alcuni parallelismi tra la ricostruzione del mobile ed il “rinnovo” e la “ri-nascita attiva” dell’individuo (es. la sverniciatura come fase di liberazione e svincolo dal passato; il mobile restaurato come individuo reintegrato).
Si tratta di una similitudine tra il recupero all’uso di un oggetto e il reinserimento di persone svantaggiate. Attraverso la ri-valorizzazione dell’oggetto ligneo e il coinvolgimento di soggetti svantaggiati inoltre, la bottega di restauro mira ad arricchire il tessuto socio-economico cittadino di risorse che altrimenti andrebbero trascurate.
L’obiettivo principale della bottega di restauro è di formare professionalmente disabili pschici, sia da un punto di vista pratico che teorico. Gli allievi sono condotti, attraverso un percorso di conoscenza della materia prima e degli strumenti, all’apprendimento delle tecniche di trattamento e di recupero degli oggetti in legno e dei mobili d’epoca.
La bottega, ubicata nel tessuto cittadino, nasce con l’intento di creare una rete sociale in grado di fornire occasioni di miglioramento della qualità della vita e di recuperare la forma mestiere, ossia il lavoro svolto con procedimenti prevalentemente manuali, anche con l’ausilio di strumentazioni e apparecchiature, “accantonando” i processi lavorativi integralmente in serie o le fasi automatizzate di lavorazione।
Il restauro come attività d’integrazione socio-lavorativa evidenzia alcuni parallelismi tra la ricostruzione del mobile ed il “rinnovo” e la “ri-nascita attiva” dell’individuo (es. la sverniciatura come fase di liberazione e svincolo dal passato; il mobile restaurato come individuo reintegrato).
Si tratta di una similitudine tra il recupero all’uso di un oggetto e il reinserimento di persone svantaggiate. Attraverso la ri-valorizzazione dell’oggetto ligneo e il coinvolgimento di soggetti svantaggiati inoltre, la bottega di restauro mira ad arricchire il tessuto socio-economico cittadino di risorse che altrimenti andrebbero trascurate.
2 commenti:
Bravi ragazzi. Non mollate! Lo so il lavoro è difficile ma non impossibile. Con la vostra tenacia, professionalità e impegno siamo sicuri che andrete lontano.
Bacioni.
Comitiva plux.
Che bel lavoro svolgete! Complimenti davvero! Non mollate e continuate così.
Comitiva Giulia.
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